Viaggiare attraverso lo spazio, approdare su mondi lontani… un desiderio umano ancora confinato nella sfera del sogno. Solo la scienza teorica e la fantasia ci consentono oggi di muoverci nel vuoto siderale, di spingerci verso ignoti lidi al di lĆ dei pianeti conosciuti, al di lĆ dei limiti imposti dalle leggi del cosmo, del tempo, della velocitĆ , della distanza.
La nave stellare ĆØ ancora appannaggio della creazione immaginifica e fantascientifica, che ha saputo inventare uno sterminato numero di vascelli, protagonisti di racconti, romanzi, fumetti e pellicole cinematografiche.
Questo libro racconta le astronavi piĆ¹ celebri della fantascienza, rivelandone le storie, le caratteristiche, i contatti con la realtĆ tecnologica dei nostri tempi, le loro prestazioni e le loro “impossibilitĆ ” in una incredibile galleria di mezzi spaziali, con schemi tecnici e schede espositive.
Dall’improbabile “proiettile” di Dalla Terra alla Luna, passando per gli incrociatori veloci de Il pianeta proibito, per la bianca e curvilinea Enterprise, per la USS Discovery di 2001: Odissea nello spazio, per il Millennium Falcon di Guerre stellari, fino ad arrivare al colossale cargo Nostromo di Alien, all’ammiraglia Galactica e alle sconfinate navi generazionali Elysium e Avalon, le astronavi sono sempre state veri e propri “personaggi” delle narrazioni di fantascienza.
Anche se oggi non abbiamo ancora a disposizione nessun vascello cosmico capace di attraversare le profonditĆ dell’Universo, da piĆ¹ di un secolo le astronavi della fantasia, in forme sempre differenti, hanno solcato le immensitĆ cosmiche, portandoci lĆ dove nessun uomo ĆØ mai giunto prima… e anche oltre.
“La nave spaziale galleggiava inerte e immobile nel vuoto, e nulla indicava che portasse la vita entro di sĆ©. […] Poi i portelli si chiusero, si aprirono, tornarono a chiudersi. Il fioco bagliore azzurrognolo delle lampade d’emergenza si spense… per essere sostituito da una luce di gran lunga piĆ¹ vivida. La Discovery stava tornando alla vita”.– Dal libro 2001: Odissea nello spazio di Arthur C. Clarke, 1968
“La nave mi ha riportato qui. Glielo avevo detto che non mi avrebbe lasciato andare. Non lo permetterĆ a nessuno di noi. Credeva veramente di poter distruggere questa nave? La mia nave ha sconfitto lo spazio e il tempo. Ć stata in posti che lei neanche puĆ² immaginare. E ora ĆØ giunto il tempo di ritornare”.– Dal film Punto di non ritorno di Paul W.S. Anderson, 1997